Famiglia: Pillon, non garantita bi-genitorialità

“Il Covid purtroppo ha avuto la sua parte e i tribunali non sono stati in grado di garantire la bi-genitorialità”: a denunciarlo è stato il senatore della Lega Simone Pillon parlando della situazione in Umbria. Lo ha fatto in una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni. “Abbiamo bambini che da tre mesi non vedono la mamma o il papà, bloccati dal virus” ha aggiunto. “Speravamo che con la fine dell’emergenza si tornasse a pronunce sempre più orientate verso la bi-genitorilità – ha sottolineato Pillon-, cioè verso un equilibrio tra le due figure genitoriali. Invece, purtroppo, non possiamo non notare che in alcuni casi le pronunce giudiziali sono legate al vecchi standard della monogenitorialità con il diritto di visita dell’altro. C’è però un diritto del bambino a crescere ricevendo cura, istruzione, educazione e affetto da entrambe le figure genitoriali”. Per l’esponente della Lega “forse chi ha messo il disegno di legge Pillon nel cassetto non si è reso conto che si possono mettere nel cassetto i disegni di legge ma non i diritti dei bambini”. “La nostra battaglia, in Umbria e in Italia – ha aggiunto -, è quella di sempre: applicare pienamente la convenzione dei diritti del fanciullo consentendo a tutti, soprattutto quelli di coppie separate e vivono con maggiore difficoltà la genitorialità di stare con la mamma e con il papà con tempi più possibile abbondanti”.
(13 luglio 2020)